Monti Pisani

I Monti Pisani sono i protagonisti indiscussi del paesaggio toscano. I monti erano motivo di interesse ed esplorazione già intorno alla prima metà del Settecento e risale al 1750 la loro descrizione da parte del noto naturalista Antonio Cocchi, che, nel suo trattato sulle acque termali di San Giuliano Terme, Dei Bagni di Pisa, definisce la sommità del monte «distinta in varie ripide cime di differente altezza, vestite per lo più nel suo vertice di pini selvatici.» e che «le due pendici settentrionale e meridionale formano scendendo molti elevati colli e sinuose valli coperte di selva di querce e di castagni e di molti e vari arboscelli e più in basso […] sono amene e coltivate colline massime d’abbondanti e famosi uliveti»; una definizione ancora attuale e che descrive perfettamente le meraviglie naturalistiche di questo museo a cielo aperto.

Le escursioni ne rivelano i numerosi e suggestivi anfratti e le pittoresche spelonche e grotte, che riservano al loro interno particolari da scoprire ed ammirare. La Grotta della Spoletta, la Grotta del Leone con il suo piccolo laghetto sotterraneo, la Buca dei Ladri, la Buca delle Fate di Cima la Sughereta a 300 metri sotto il livello del mare sono alcune delle meraviglie naturali da esplorare; ed ancora la Grotta del Monticello con le sue stalattiti e stalagmiti e la Galleria di Corliano. Ogni angolo dei Monti Pisani è intriso di leggende della tradizione popolare, che ne hanno da sempre alimentato l’alone di mistero e tramandato i miti.

I Monti Pisani sono i protagonisti indiscussi del paesaggio toscano. I monti erano motivo di interesse ed esplorazione già intorno alla prima metà del Settecento e risale al 1750 la loro descrizione da parte del noto naturalista Antonio Cocchi, che, nel suo trattato sulle acque termali di San Giuliano Terme, Dei Bagni di Pisa, definisce la sommità del monte «distinta in varie ripide cime di differente altezza, vestite per lo più nel suo vertice di pini selvatici.» e che «le due pendici settentrionale e meridionale formano scendendo molti elevati colli e sinuose valli coperte di selva di querce e di castagni e di molti e vari arboscelli e più in basso […] sono amene e coltivate colline massime d’abbondanti e famosi uliveti»; una definizione ancora attuale e che descrive perfettamente le meraviglie naturalistiche di questo museo a cielo aperto.

Le escursioni ne rivelano i numerosi e suggestivi anfratti e le pittoresche spelonche e grotte, che riservano al loro interno particolari da scoprire ed ammirare. La Grotta della Spoletta, la Grotta del Leone con il suo piccolo laghetto sotterraneo, la Buca dei Ladri, la Buca delle Fate di Cima la Sughereta a 300 metri sotto il livello del mare sono alcune delle meraviglie naturali da esplorare; ed ancora la Grotta del Monticello con le sue stalattiti e stalagmiti e la Galleria di Corliano. Ogni angolo dei Monti Pisani è intriso di leggende della tradizione popolare, che ne hanno da sempre alimentato l’alone di mistero e tramandato i miti.